Ruolo RSPP

Cosa riguarda il servizio

L’incarico di RSPP (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione) svolto da un professionista qualificato allo scopo, riguarda tutte le specifiche attività espressamente previste da legge, con particolare riferimento a quanto definito all’art. 33 comma 1 del D.Lgs 81/08 e s.m.i., di seguito riportato:

– individuazione dei fattori di rischio, valutazione dei rischi e individuazione delle misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro, nel rispetto della normativa vigente sulla base della specifica conoscenza dell’organizzazione aziendale;
– elaborazione, per quanto di competenza, delle misure preventive e protettive di cui all’articolo 28, comma 2, e i sistemi di controllo di tali misure;
– elaborazione delle procedure di sicurezza per le varie attività aziendali;
– predisposizione di programmi di informazione e formazione dei lavoratori;
– partecipazione alle consultazioni in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro, nonché alla riunione periodica di cui all’articolo 35;
– erogazione ai lavoratori delle informazioni di cui all’articolo 36.

Le prestazioni sono volte a garantire al personale dell’organizzazione:

 

– costante aggiornamento sulle normative, in materia di gestione della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, con particolare riferimento all’applicabilità delle norme stesse alla struttura;
– supervisione periodica sulla gestione interna delle prescrizioni di sicurezza e della corretta gestione di prassi e comportamenti di sicurezza in ambito lavorativo;
– supporto diretto in occasione di eventuali sopralluoghi da parte di enti di controllo.

 

 

Perché implementarlo?

Far ricorso alla figura di un RSPP esterno nelle forme ammesse dalla legge, garantisce una serie di vantaggi non indifferenti:

– competenza e professionalità del ruolo, in costante aggiornamento tecnico;
– garanzia del rispetto di procedure richiamate dalla legge in maniera pedissequa;
– disponibilità di personale competente in sede di confronto con l’esterno, ad esempio nel caso di controlli ufficiali;
– riduzione dei costi di aggiornamento professionale per figure interne.