Conoscenza organizzativa

Competitività per il business, ampliamento degli orizzonti di mercato, strategie lungimiranti per uscire dalla crisi e invertire la rotta. Ma quali sono gli strumenti a disposizione?

Una splendida occasione di riflessione è quella che oggi viene fornita dalla norma internazionale ISO 9001: 2015 sulla qualità e l’eccellenza dei sistemi di gestione organizzativa.

Tra le tante novità che questa norma ha portato, c’è quella della necessità di dotare l’impresa di una capacità di determinazione della conoscenza organizzativa che è alla base del funzionamento dei processi di business.

Quest’ultima rappresenta quel mondo di conoscenze specifiche, maturate generalmente attraverso l’esperienza, utilizzate e condivise al fine di conseguire gli obiettivi di una organizzazione. La conoscenza organizzativa va identificata, trasmessa e messa a disposizione oltre che mantenuta nella misura necessaria a supportare le azioni strategiche e operative d’impresa. Ma cerchiamo di capire meglio, cosa si intende per conoscenza organizzativa? Può essere basata sia su risorse interne, come la proprietà intellettuale, le conoscenze maturate con l’esperienza, le lezioni apprese da insuccessi o da progetti di successo, che su risorse esterne, come norme, fonti accademiche, conferenze, raccolta di conoscenze da clienti o fornitori.

Si apre così la strada all’introduzione dei sistemi di knowledge management, focalizzati sulla condivisione e sulla patrimonializzazione della conoscenza esplicita, che può essere consolidata in documentazione aziendale, progettualità nota e condivisa oppure tacita, parte intrinseca del know-how aziendale e della cultura inespressa delle risorse. Ma come possiamo rendere questo patrimonio fruibile?

Tutto ciò si può tradurre in un percorso sistematico per organizzare e rendere disponibile il capitale intellettuale di un’impresa e alimentare una cultura di apprendimento continuo come valore aggiunto per il business.

I vantaggi sono lampanti e vanno dal governo completo delle fonti di conoscenza per impostare la crescita professionale, tecnologica e organizzativa del futuro, al miglioramento dei processi supportati da efficaci meccanismi cognitivi, alla maggior fidelizzazione delle risorse umane, grazie alla condivisione di valori e informazioni, fino al miglioramento di parametri importanti quali il time to market o il livello di relazione con il cliente.

Oggi conoscere significa competere e per competere occorre conoscere.

Il metodo è delineato dalla ISO 9001 che rappresenta quindi un primo passo per creare le giuste prospettive affinché la nostra organizzazione possa trasformarsi in un’entità che apprende e che sviluppa il proprio potenziale cognitivo.

Tutto per essere sempre più competitivi.